Il Parco delle Madonie abbraccia quasi 40.000 ettari di paesaggio naturale nella zona centro-settentrionale della Sicilia.
Istituito per Decreto del 9 Novembre 1989 il Parco delle Madonie abbraccia quasi 40.000 ettari di paesaggio naturale nella zona centro-settentrionale della Sicilia.
A nord Castelbuono e a sud Petralia Soprana rappresentano le porte d’accesso all’area naturale.
Da vari punti è possibile osservare straordinari paesaggi tra cui l'Etna, i Nebrodi e le isole Eolie, che le albe e i tramonti tingono di splendidi colori dandogli un aspetto quasi irreale.
Notevole è il patrimonio naturalistico, storico e artistico. In un contesto caratterizzato da aspre montagne che si affacciano sul mare di Sicilia, sono ancora evidenti i segni dell'uomo, testimonianze di una presenza millenaria (Preistoria) che in alcuni casi si tramanda in attività attuali. Il territorio è segnato da numerosi edifici religiosi, monasteri, eremi e chiese rupestri, spesso suggestivamente isolate in alto sulle montagne. Dimenticati lungo le vie d'acqua i mulini, le vecchie masserie spesso costruite sui resti di più antichi casali romani, testimoniano la capacità di una cultura capace di vivere in simbiosi con la natura.
I picchi della catena montuosa più alta di Sicilia permettono di ammirare un panorama vastissimo e variegato, affacciandosi sulle limpide acque del Tirreno e correndo fino all’entroterra siciliano
Le vette più alte e spettacolari della catena sono, Pizzo Carbonara (1979 m.), Monte San Salvatore (1912 m.), Monte Ferro (1906 m.) Monte Ouacella (1869 m.), Monte dei Cervi (1656 m.). Pur facendo parte dello stesso complesso presentano ognuna un aspetto diverso. Ora tondeggianti o aguzze, ora coperte di vegetazioni o spoglie, punteggiano maestosamente il territorio disegnando, valli, pianori, altipiani, dirupi e dorsi dolcemente ondulati.
La flora è la protagonista del territorio del Parco.
Questo paradiso botanico e le sue vette che raggiungono i 1.979 metri di quota, ospita oltre la metà delle 2.600 specie presenti in Sicilia e circa 150 dei 200 endemismi. Il più rappresentativo è l'"Abies Nebrodensis" con 29 esemplari. La fauna è caratterizzata dal 65% degli uccelli nidificatori e da tutti i mammiferi presenti in Sicilia.
Nelle Madonie si trovano le più antiche rocce di Sicilia, formatesi durante il Triassico. Lo documentano i numerosissimi fossili di lamellibranchi, alghe e spugne che si rinvengono nelle zone calcaree della catena montuosa. L'area madonita con le sue caratteristiche geomorfologiche-climatiche, consente l'identificazione di tre zone distinte: la fascia costiera del versante settentrionale, protetta dai venti africani in cui si trovano i più fitti boschi, gli uliveti secolari, i sughereti, i castagneti, i frassini da manna, i querceti a roverella e nuclei da agrifoglio di Piano Pomo. La vasta catena montuosa conserva invece il manto boschivo di leccio e faggio e presenta numerosissime specie endemiche tra le quali L'Abies Nebrodensis, relitto di antiche glaciazioni. Il versante meridionale assolato e spoglio o verdeggiante e mite nel susseguirsi mutevole delle stagioni è "L'aspetto della vera Sicilia; ma è anche un dolce susseguirsi di dorsi montani e collinosi tutti coltivati a frumento e ad orzo”.
Sono otto le aree attrezzate disseminate un po’ in tutto il territorio, punto di ristoro prezioso dopo aver affrontato una bella passeggiata alla scoperta del Parco. Si distinguono oltre 20 differenti sentieri, di difficoltà varia, da percorrere a piedi o al galoppo, e percorsi da effettuare direttamente in automobile, partendo da Castelbuono per arrivare a Petralia Soprana, dall’altra parte del Parco, passando per Geraci Siculo.
Da non trascurare i monumentali alberi che potrete osservare presso la zona di Piano Battaglia.
Sedici i musei per farvi conoscere la storia, le tradizioni e le bellezze antiche delle Madonie.
Il Parco delle Madonie fa parte dei geoparchi riconosciuti dall’Unesco nel 2015.
Nel Parco delle Madonie ci sono 59 geositi, un museo geologico (Collisani di Petralia Sottana) e 6 sentieri di cui due urbani unici al mondo (Petralia Sottana e Sclafani Bagni). Negli ultimi anni nelle Madonie sono diversi i geositi valorizzati attraverso il turismo sostenibile da parte di professionisti, istituzioni e associazioni locali che hanno creato posti di lavoro per i giovani. Le esperienze del Parco Avventura di Petralia Sottana e le escursioni alle Gole di Tiberio di Madonie Outdoor sono due esempi di questo sviluppo sostenibile del territorio.