Germoplasma

Il Germosplasma

Per germoplasma si intende il materiale in grado di trasmettere i caratteri ereditari da una generazione all’altra. Esso è costituito da tessuti o cellule capaci di ripristinare un organismo intero e rappresenta la variabilità genetica disponibile per una specifica popolazione di individui.
In campo vegetale, il germoplasma è rappresentato da spore, polline, tessuti o parti di piante e semi, che rappresentano la struttura più usata dalle piante superiori per perpetuarsi.

Per “banca del germoplasma” si intende una struttura attrezzata per la raccolta e la conservazione del germoplasma di specie endemiche, rare o a rischio di estinzione, e di specie a interesse agronomico e selvatiche.
Le prime banche del germoplasma sono state create in università degli Stati Uniti a partire dal 1950. Il loro ruolo era incentrato sul reperimento e sulla ;conservazione a lungo termine di germoplasma nell’ambito dei territori di pertinenza e principalmente di specie a uso agronomico (animali e vegetali). Oggi, anche in seguito alle principali convenzioni internazionali per la conservazione della natura (IUCN, International Union for Conservation of Nature; CBD, Convention on Biological Diversity), le banche del germoplasma sono divenute anche un mezzo per prevenire la perdita di biodiversità genetica e garantire un futuro alle specie in pericolo di estinzione. Hanno inoltre funzioni di ricerca, principalmente sulla biologia riproduttiva e sull’ecologia delle varie specie per individuarne i punti di forza o di debolezza, in modo da poterle reinserire negli ambienti naturali con più facilità.
I campioni di materiale raccolti e introdotti in una banca del germoplasma vengono chiamati ‘accessioni’, e rappresentano l’ingresso in tale struttura di un lotto di germoplasma relativo a una singola raccolta identificato in maniera inequivocabile. Ciascuna accessione ha la sua scheda archiviata in uno specifico database, facilmente rintracciabile per qualsiasi tipo di ricerca.

BANCHE DEL GERMOPLASMA IN SICILIA:

Parco dell'Etna

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Il campo collezione della Banca del Germoplasma è stato realizzato per la caratterizzazione e conservazione del patrimonio genetico vegetale etneo. Si estende su una superficie di circa tre ettari adiacente alla sede dell'Ente Parco e ospita specie di interesse naturalistico e agrario (vigneto, frutteto, ginestreto, piante di interesse forestale), ma anche specie aromatiche e officinali presenti nel comprensorio etneo e viene condotto secondo il metodo biologico di produzione codificato dal Reg. CEE 2092/91 e successive modifiche e integrazioni.

Il Sentiero del Germoplasma, lungo 1153 metri, è stato realizzato all'interno del campo collezione con pendenze inferiori al 7% e con uno strato superficiale atto a permettere il transito anche a mezzi di supporto delle attività motorie di persone diversamente abili. Sono stati in particolare installati, con la collaborazione della Stamperia Braille di Catania, apposite targhette esplicative di interpretazione ambientale anche per ipovedenti e non vedenti. E' stato, dunque, realizzato un vero e proprio "Sentiero dei cinque sensi", permettendone così la fruibilità anche a chi ha problemi fisici e ponendolo come possibilità di svago e di recupero del contatto dell'uomo con la natura e della naturale potenzialità all'uso dei sensi. Per raggiungere questi obiettivi, il Parco dell'Etna, assieme ad alcuni Dipartimenti dell'Università degli studi di Catania, ha istituito un consorzio, denominato CEVASABI (Centro per la valorizzazione e la salvaguardia della biodiversità della Sicilia Orientale), del quale fanno parte il Dipartimento di Botanica e l'Orto Botanico di Catania, il Dipartimento di OrtoFloroArboricoltura e Tecnologie Agroalimentari (DOFATA), il Centro Universitario Tutela e gestione Ambienti Naturali e Agroecosistemi (CUTGANA).

Parco dei Nebrodi

L’Ente Parco dei Nebrodi da anni è impegnato nel campo della conservazione della biodiversità e della salvaguardia del patrimonio naturalistico e ambientale. Per la salvaguardia della biodiversità vegetale, l’Ente Parco dei Nebrodi, con il supporto tecnico-scientifico dell’ex Dipartimento di Scienze Botaniche dell’Università di Palermo, ha realizzato ad Ucria (c/da Pirato) la Banca vivente del Germoplasma, con l’annesso “Giardino dei Semplici” dedicato al botanico Bernardino da Ucria (1739 –1796 ). La missione della banca vivente del germoplasma vegetale dei Nebrodi e’, quindi, quella della conservazione della biodiversita’ vegetale presente nei Nebrodi e nel territorio siciliano. Biodiversita’ vegetale che negli ultimi decenni sta assistendo ad una lenta e continua erosione genetica.
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“Banca vivente del germoplasma vegetale del territorio” di Bisacquino

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Il comune di Bisacquino è uno dei pochi enti pubblici siciliani che ha beneficiato della Misura 214/2A – P.S.R. Sicilia 2007/2013 – Reg. Cee 1698/05 “Sostegno alla conservazione delle risorse genetiche in agricoltura” Azione A “Preservazione della Biodiversità” e finalizzata alla realizzazione di due campi pubblici di conservazione.
La struttura è costituita da un campo di piante madri e da altri due campi di collezione, siti, rispettivamente, in c.da Crocida e Via Decano Di Vincenti, vicino al centro abitato.
La superficie complessiva interessata è di 6. 600 mq che ha consentito la messa a dimora di 305 piante arboree, innestate con le varietà locali, ed inoltre, circa 800 piante erbacee, afferenti agli ecotipi locali di cipolla e sedano di Bisacquino.
L’attività di ricerca ha consentito di individuare 12 specie vegetali (10 arboree e 2 erbacee) e diverse varietà locali che disegnano il paesaggio agrario siciliano. Il materiale raccolto (talee e semi) e le “schede di campo” delle piante madri, corredate di materiale fotografico, è stato di volta in volta consegnato al “Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e Analisi dell’Economia Agraria – Centro di Difesa e Certificazione (CREA DC)” di Bagheria (PA), per la successiva fase di caratterizzazione morfologica e genetica.

Stazione Sperimentale di Granicoltura di Caltagirone

A due passi da Caltagirone, nella piccola frazione di Santo Pietro, sorge la Stazione sperimentale di granicoltura, istituita nel 1927 da un regio decreto nell'ambito della battaglia del grano, che voleva rendere l'Italia autosufficiente nella produzione di cereali.

La stazione dispone di una vera e propria banca del germoplasma con circa 300 tipi di semi diversi, relativi alle tante varietà più differenti presenti sul territorio siciliano, che fanno riferimento a cinque aree caratteristiche del territorio: l'alta montagna, l'alta collina, la collina, la pianura e la pianura sud-insulare vicina alla costa. La Stazione ha donato agli agricoltori una parte di questi semi conservati e ogni cinque anni conduce a rotazione nuove semine in modo da prolungare la conservazione oltre i 5 anni.

Uno degli scopi più importanti del centro è sempre stato il miglioramento genetico dei frumenti e delle leguminose della granella con l’obiettivo di lavorare per ottenere varietà che vengano poi inserite nel registro nazionale delle novità vegetali e poi commercializzate dagli agricoltori. Fu iniziato già tanti anni fa un lavoro di catalogazione delle più antiche varietà granicole siciliane, che ora si stanno cercando di rivalutare, per valorizzare le peculiarità delle vecchie varietà locali siciliane.

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Un sentito ringraziamento per la collaborazione a:

Un viaggio sostenibile e solidale attraverso la storia e la natura della Sicilia

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