Piste ciclabili

BAIA DI TINDARI-TRIPI CASTELLO MEDIEVALE XII sec

Distanza: 14.6 km

Tipo: ciclostrada

Fondo:  misto

Adatto a bambini: No

durata 58 minuti

Il percorso parte da Baia di tindari, a 2 passi dal mare.

Dopo essersi immerso in una pineta di eucalipto si fa strada per arrivare sulla ss.113 dove comincia la salita che porta a Campogrande. 

Arrivati a Campogrande comincia una discesa in una vallata bellissima; arrivati al fiume ricomincia la salita verso Tripi centro, superato ricomincia la salita su un sentiero molto suggestivo con panorama mozzafiato fino a raggiungere i ruderi del castello medievale

Luoghi attraversati

1Direzione ss113 (7 m slm)

2Direzione Campogrande (15 m slm)

3Baia di Tindari partenza (534 m slm)

4Ruderi del castello Medievale del XII sec. (575 m slm)

TRIPI:

Su un caratteristico colle, a pochissimi chilometri dalla costa Tirrenica, sorge l'abitato di Tripi, uno dei più antichi e suggestivi borghi dell'area nebroidea, centro tranquillo e appartato, ricco di storia e tradizioni.

Situato a circa 500 metri di altitudine, dista da Messina circa 76 Km. Una parte del territorio di Tripi, ricade nella Riserva Naturale Orientata "Bosco di Malabotta".

Il paese è circondato da monti maestosi, mentre dall'alto del colle che sovrasta l'abitato, dove si trovano i ruderi di un antichissimo castello, si può ammirare un maestoso e suggestivo paesaggio.

Dal versante della marina si apre la distesa del Tirreno, col promontorio di Tindari, Capo Milazzo e le incantevoli Isole Eolie; a sud-ovest, è di scena l'etna.

Distese di uliveti, vigneti, alberi di querce, mandorli, noci e agrumi fanno da cornice al piccolo centro collinare e si estendono, accompagnati da una lussureggiante ginestra, verso Campogrande.

Il Castello di Tripi, costruito su rocce a picco, è posto alla sommità di un rilievo che, sovrastando l'omonimo abitato, costituisce lo spartiacque tra i corsi dei torrenti Mazzarrà e Tallarita, dominando il tratto di costa tirrenica da Tindari a Milazzo ed il territorio racchiuso tra le vallate dei torrenti citati.

L'impianto planimetrico della fortezza è trapezoidale irregolare con corte interna. Del complesso fortificato originario sono oggi visibili solo tracce del perimetro di una cinta muraria turrita, con probabile accesso sul lato sud, che presenta ancora accenni di merlatura, ed il varco di una finestra lungo il lato ovest.

In corrispondenza del punto più elevato a sud emergono i resti di una torre a pianta rettangolare, mentre lungo il lato est sopravvivono tracce di un bastione quadrangolare; il lato a sud-est, sulla roccia a picco, e quindi difeso naturalmente, presenta minore quantità e spessore di fortificazioni. La muratura superstite è realizzata in pietrame, laterizi, malta e blocchi di pietra arenariadi varia pezzatura, a faccia vista e parzialmente squadrata nei cantonali ancora riconoscibili.

 

Un viaggio sostenibile e solidale attraverso la storia e la natura della Sicilia

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