Isola delle Femmine - Plemmirio - Isole Egadi - Isole Ciclopi - Ustica - Isole Pelagie
Riserva Marina Isola delle Femmine – Capogallo
Si trova in provincia di Palermo, sulle coste settentrionali della Sicilia. È circondata da due Riserve Naturali ed è stata istituita nel 2002 per tutelare la fauna marina dall’altissimo valore scientifico e biologico.
La qualità delle sue acque è percepibile anche grazie al trottoir a vermeti che è una sorta di piattaforma che si estende verso il mare e che si è formata in seguito alla cementificazione di gusci di molluschi appartenenti alla famiglia dei Vermetidi.
È tipica del mar mediterraneo e la sua importanza risiede nel fatto di modificare, in qualche modo, le caratteristiche delle coste e di creare nuovi spazi. I fondali di questa Riserva Marina sono molto interessanti data la presenza di diverse grotte e depressioni che favorisco la presenza di numerose specie di pesci quali: saraghi, corfani, labridi, corvine, cernie e murene.
È possibile incontrare anche il barracuda mediterraneo, meduse Rhizostoma pulmo (polmone di mare), ricciole, tonni e tartarughe della specie Caretta Caretta. Per quel che riguarda la flora, i fondali di questa porzione di mare ci offrono davvero uno spettacolo variegato e colorato fatto di alghe, coralli, gorgonie rosse e axinella cannbina.
Riserva Marina di Plemmirio
E’ stata istituita nel 2001. Si estende sulle coste orientali della Sicilia, a sud della città di Siracusa. Con l’istituzione di questa riserva si vogliono tutelare le biodiversità del mare che si dispiega avanti alla Penisola della Maddalena e Capo Murro di Porco.
Il fondale è stupendo e vario: da Capo Castelluccio a Punta Tavernara è basso ed uniforme, da Punta Tavernara a Capo di Murro Porco i fondali si fanno più profondi e una serie di grotte ospitano coralli solitari, spugne, cicale di mare, nudibranchi e moltissime specie di pesci. È qui, in questa Riserva, che vivono le conchiglie più grandi del Mediterraneo, i coralli coloniali e grosse cernie.
Diversi sono gli studi effettuati dai biologi marini che annualmente osservano le condizioni dei grandi pesci pelagici quali tonni, ricciole, squali, delfini, balene e capodogli. Oltre la ricchezza della fauna questi fondali sono pieni di storia. Sono diversi i reperti archeologici che sono stati ritrovati e che riguardano la storia antica di Siracusa.
Riserva Marina Isole Egadi
La Riserva marina è stata istituita nel 1991 e comprende tutte e tre le isole che compongono l’arcipelago: Levanzo, Favignana e Marettimo. Questa riserva è stata istituita con l’intento di dare protezione a tutte quelle specie marine che vivono nelle acque dei grandi canyon che separano le tre isole. La presenza di fondali misti, roccia e sabbia, ha determinato una biodiversità unica nel suo genere. A Favignana i fondali sono sabbiosi e ospitano la Posidonia e la Pavonica, due specie vegetali di grande rilevanza. Diversi sono i punti interessanti da non perdere: Scoglio Corrente, Scoglio Palombo (dove si trova il relitto di una piccola nave mercantile), Capo Grosso (qui si trovano varie terrazze rocciose che favoriscono la presenza di diversi organismi animali e vegetali) e l’insenatura di Cala Rossa. In generale nelle zone più profonde è possibile trovare aragoste e molluschi cefalopodi come polipi e polpi. In queste acque vive anche il più grande mollusco bivalve del Mediterraneo che è una specie protetta e in via d’estinzione. Nelle acque più vicine all’isola di Marettimo si trovano diversi e coloratissimi organismi costruttori di barriere coralline.
Riserva Marina Isole Ciclopi
Nel territorio di Aci Castello, in provincia di Catania, è stata istituita, nel 1989, la Riserva Marina delle Isole Ciclopi. L’arcipelago è formato dall’isola Lachea, Faraglione Grande, Faraglione Piccolo ed altri quattro grandi scogli che sono disposti a forma di arco di fronte il paese di Acitrezza.
Il suo nome deriva da una leggenda che narra di Polifemo infuriato che scaglia grossi massi contro la nave di Ulisse che stava fuggendo dopo averlo accecato.
In questo mare e nei suoi fondali di pietra lavica trovano posto spugne, stelle rosse, lucci marini, saraghi e cernie, ma anche colonie di Astroides calycularis, le arborescenti Eunicella cavolinii e Seriola dumerili.
Dove il fondale diventa più sabbioso è possibile incontrare i pesci pettine. Più in profondità si incontrano paramuricee e aragoste.
Per gli amanti del sub sono stati organizzati dei veri e propri itinerari alla scoperta di questi fondali attraverso i quali si potrà ammirare la bellezza di questi posti protetti dal mare e restarne stupiti.
Riserva marina Ustica
Una tra le prime Riserve Marine italiane, Ustica, al largo delle coste palermitane, oggi la capitale internazionale delle discipline subacquee e parco marino scientifico.
L’attività di protezione e tutela svolta su questa isola e sulle sue coste è esemplare.
Nelle sue acque sono presenti ben il 50% delle specie di flora e fauna mediterranee.
Nelle acque circostanti questa piccola isola è possibile ammirare grotte e cunicoli dove si nascondono saraghi e donzelle, paguri e cernie, polpi e molluschi.
Riserva Marina Isole Pelagie
L’Area Marina Protetta Isole Pelagie interessa e riguarda un’area di 4.136 ettari. E’ stata istituita nel 2002, e fonda il proprio obiettivo prioritario nella protezione della flora, la vegetazione marina, la fauna con particolare riguardo a rettili e mammiferi marini e nella tutela delle risorse biologiche e geomorfologiche dell’area.
L’A.M.P. Isole Pelagie rappresenta un patrimonio per la biodiversità del Mediterraneo e un baluardo per la tutela delle specie d’importanza conservazionista quali i cetacei, la cui fauna in queste isole ha una grande importanza per il numero di specie che le abitano tra cui delfini e le tartarughe marine della specie Caretta caretta che regolarmente nidificano sulle spiagge di Lampedusa e Linosa.
La diversità è, senza dubbio, la caratteristica che colpisce maggiormente nell’arcipelago delle Pelagie. Ad una diversità di origine geologica, paesaggistica, costiera e morfologica-subacquea, corrisponde una diversità di habitat costieri, infra litorali e circa litorali, con comunità biologiche peculiari e diversificate che fanno di questo Arcipelago un patrimonio per la biodiversità del Mediterraneo.