Sentieri

Dalla riviera di levante fino ai profondi arenili di ponente

Località: Capo Milazzo
Difficoltà: 
Tempo di percorrenza: 

Dalla spiaggia Vaccarella, situata nell’omonimo borgo di pescatori, in prossimità della vecchia tonnara, si passa davanti alla spiaggia "Croce di Mare contraddistinta da una Madonnina posta su uno scoglio. Continuando si giungerà alla verde contrada dell'Oliva, sovrastata dalla "Torre del Corvo" del XVI secolo, poi "Punta Rugno" dominata dall'alto da Villa Rizzo, che è stata la residenza dell'ammiraglio Luigi Rizzo.

Verso "Punta Trifiletti", la "Grotta dell'Oro", "Punta Rotolo" é tutto un susseguirsi di cale e spiagge, non tutte facilmente raggiungibili da terra. La prima di queste è la "Baia Paradiso con un fondale sabbioso, visibile anche dall'alto, ricco di praterie di posidonie. 

Doppiata "Punta Mazza" si apre la "Baia della Renella", caratterizzata da un'incantevole spiaggia di sabbia bianca da un lato e dallo stupendo scenario delle Isole Eolie dall'altro. Qui è la "Secca di Levante" con acque limpide e ricche di vita. All'estremità del promontorio, sopra una balza a picco sul mare, detta Salto del Cavallo, il Faro di Capo Milazzo.

In prossimità della "Punta Messinese" (estrema Punta del promontorio), si apre una piccola grotta denominata "Gamba di donna", dalla forma di una selce che dal tetto si immerge nell'acqua.Un breve tratto ancora e si aprono le piscine di "Punta Messinese", fronteggiate dallo "Scoglio della Portella" (o "Carciofo"). Suggestivo, tra l'altro, l'attraversamento del corridoio di mare tra la punta e lo scoglio del "Carciofo.

La "Baia di Sant'Antonio" è, senza dubbio la più grande ed incantevole del promontorio. Eccezionale, e consigliabile, la visita al tramonto. La Baia è caratterizzata dai resti di una vecchia torre di avvistamento; dal suggestivo "Santuario di Sant'Antonio da Padova", del XIII sec., ricavato in una grotta. Sopra "Monte Trino", il punto panoramico più alto del promontorio e che sovrasta l'intera penisola, un'antica chiesetta sorge sul luogo, dove la leggenda ci tramanda l'esistenza di un tempio pagano dedicato a Diana, Apollo ed Osiride. Sulla costa, in corrispondenza di "Monte Trino", vi è lo scoglio noto per la macabra esposizione delle teste degli impiccati.

Un ultimo tratto di costa per raggiungere, infine, la "Baia del Tono" punto di arrivo dell’itinerario. 

Meritano qui essere segnalati: la "chiesetta dei pescatori"; l'antica grande tonnara oggi adibita a residence; il Castello con le sue fortificazioni ed, in basso, la mitica "Grotta di Polifemo". Da qui si snoda la bella riviera di Ponente caratterizzata da chilometri di profondo arenile.

Un viaggio sostenibile e solidale attraverso la storia e la natura della Sicilia

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